Tutto si riassume così, amare.

Questo post è l’introduzione ad un racconto speciale, che racconterò scandito in più capitoli, narranti creazioni differite per luoghi ed ispirazioni.

Parla di un sogno personale,

semplice,

creativo,

romantico,

poetico

e botanico.

Dopo un periodo di assenza, condivido con voi ciò che per mesi ha bollito in pentola, fuso con ingredienti antichi e semplici, presentato oggi su piatti pastello riempiti da pietanze ‘fatte con il cuore’.

Dal greco eu-Kalyptos “chiuso”, per la caratteristica dei suoi fiori di rimanere ben nascosti fino al momento della fioritura, per proteggere e preservare le sue proprietà curative e benefiche.

La foglia di Eucalipto nel suo significato di dono di protezione, dedizione, appoggio, cresce, si unisce al bianco e con delicatezza compone le pagine questo racconto speciale.

E così, mentre il Signor Inverno impazzava, a dicembre tutto ebbe inizio.

Tra regali che nascondono promesse, c’erano emozioni incartante e stampante su legnetti ferma pacco,

palline batticuore e buste trasparenti dai profumi balsamici.

Tra consegne e sorprese si definivano i dettagli, ci si contornava delle persone amate, si scriveva tanto, disegnava e scartava altrettanto.

Bozze di allestimenti, rette che divennero curve, cene e sorrisi.

Con la scelta di colori pastello, di toni bianchi e verdi, la primavera mosse i primi venti caldi.

Oggi il sole infuoca, il legno si tinge, l’acciaio si ricurva, dai disegni ai prodotti, si colora, si cuce, si stampa.

Ed io cavalcando onde nuove, finalmente in piedi su questo surf, scrivo finalmente, i post, più belli.